Cerchi lavoro? Le quattro competenze più richieste dalle aziende
Capacità di lavoro in team, adattabilità e flessibilità, comunicazione.
Se state cercando lavoro e ne siete in possesso, il consiglio è di valorizzarle. Oggi le soft skills, le cosiddette “competenze trasversali”, sono al centro dell’attenzione del mercato del lavoro e rappresentano una componente importante del processo di selezione. Possono essere addirittura un elemento decisivo per consentire al candidato l’inserimento nell’azienda dei suoi sogni, per questo è necessario saperle individuare, essere consapevoli del loro valore e promuoverle in maniera efficace.
Le quattro maggiormente ricercate dalla aziende sono quelle citate all’inizio: capacità di lavoro in team, l’adattabilità e flessibilità e la comunicazione.
Per competenze trasversali si intendono le caratteristiche individuali che ti contraddistinguono e che non necessariamente derivano dal percorso di studi o dai precedenti lavori. Sono esempi di competenze trasversali: orientamento al risultato, iniziativa, adattabilità, empatia, leadership, gestione dei conflitti, persuasione, gestione dei gruppi, consapevolezza di sé, autocontrollo, approccio positivo, riconoscimento di schemi, pensiero sistemico, comunicazione verbale, ecc.
A dirlo sono alcuni dei risultati emersi dall’indagine condotta dal Settore Placement dell’Università Ca’ Foscari Venezia e sottoposta a 90 aziende (sia piccole che medie imprese del territorio, sia aziende di respiro internazionale).
L’indagine: il punto di vista delle aziende
Il 62% delle aziende coinvolte dichiara che nel processo di selezione le competenze trasversali di un neolaureato contano “molto”.
A sostegno di questa affermazione, i selezionatori intervistati dichiarano infatti che “soprattutto per le figure junior sono proprio le competenze trasversali a completare il profilo del candidato e possono fare la differenza nel suo percorso di crescita”. Quando si lavora in un team di persone è importante avere attitudine e capacità di adattamento: “Un bravissimo laureato che sappia far bene il suo lavoro ma che non riesce a integrarsi nel contesto aziendale è meno preferibile di uno meno bravo ma capace di lavorare insieme agli altri e di arricchire la cultura aziendale”.
Per approfondire http://barbaraganz.blog.ilsole24ore.com/
Dal blog di Barbara Ganz de Il Sole 24 Ore, 7/11/2017